
Se è importante sapere come eliminare l’umidità in casa una volta che si è formata (o va formandosi), ancora più importante è capire attraverso quali interventi e accorgimenti possiamo evitare a monte che l’umidità si formi, penetri e prosperi negli ambienti domestici.
Esistono diversi metodi per eliminare l’umidità, ma i più efficaci sono sicuramente quelli che riescono ad estirpare il problema alla radice. Umidità, infiltrazioni, condensa e muffe devono rimanere fuori dai confini della casa.
Per proteggere l’abitazione dall’aggressione degli agenti atmosferici, possiamo procedere in vari modi. Si va dai rimedi casalinghi per eliminare dai muri gli strati più superficiali di umidità e muffa, alle pitture che contribuiscono a prevenire la formazione di umidità e condensa (vernici antimuffa, pitture contro l’umidità di risalita, contro l’umidità di condensa, ecc.), fino ad arrivare ad interventi più importanti che prevedono la coibentazione dell’edificio, il rifacimento del tetto e l’installazione di infissi di nuova generazione.
Vediamo allora:
Umidità in casa: cosa fare per eliminarla e prevenirla
Come eliminare l’umidità in casa e rendere gli ambienti più salubri e vivibili? Anzitutto, occorre valutare l’entità del problema.
Se il problema dell’umidità ha raggiunto uno stadio troppo avanzato e/o tende a ripresentarsi ad intervalli regolari di tempo, può rendersi necessario intervenire in maniera seria sulla struttura dell’edificio. In questi casi, infatti, non è sufficiente tamponare l’emergenza eliminando le macchie di umidità e gli eventuali strati superficiali di muffa (con relativo ripristino delle strutture).
Occorre anche intervenire con lavori di ristrutturazione finalizzati ad isolare e coibentare l’involucro della casa, migliorare l’efficienza energetica e scongiurare la presenza di ponti termici che potrebbero compromettere l’uniformità dell’isolamento, dando origine a fenomeni di umidità da condensa.

Cosa sono i ponti termici?
In gergo tecnico, i ponti termici sono quelle parti dell’involucro di un edificio che presentano una densità di flusso termico maggiore rispetto agli adiacenti elementi costruttivi. Questa difformità di flusso termico funge da ponte, ossia spezza la cosiddetta “linea continua”, che in edilizia sta proprio a rappresentare l’uniformità di isolamento termico lungo tutto il perimetro dell’edificio.
Tra i vari elementi strutturali di un edificio, porte e finestre sono i più soggetti a diventare ponti termici. Il motivo è semplice: gli infissi rappresentano le “aperture” dell’edificio verso l’esterno, sono esposti all’usura degli agenti atmosferici e, se non perfettamente isolati, sono facilmente attaccabili da fenomeni come la formazione di umidità e muffa.
Vecchie finestre piene di spifferi e infissi di scarsa qualità, malfunzionanti o realizzate in materiali dalle ridotte proprietà termoisolanti sono nemiche giurate del risparmio energetico!
Di seguito, approfondiremo gli aspetti riguardanti la scelta degli infissi più adatti a prevenire l’insorgenza dell’umidità in casa.

Come eliminare l’umidità in casa: il ruolo degli infissi
In tutti i casi in cui finestre e porte finestre non sono più in grado di isolare perfettamente la casa da agenti atmosferici e umidità, si rende necessaria la loro sostituzione con infissi più performanti dal punto di vista dell’isolamento.
Da questo punto di vista, c’è un fattore chiave che non va assolutamente trascurato: la scelta degli infissi. I migliori, in questo senso, sono quelli che garantiscono il massimo grado di isolamento termico e resistenza agli agenti atmosferici.
Non avrebbe senso imbarcarsi in lunghi e dispendiosi lavori di ristrutturazione per migliorare l’isolamento termico dell’edificio, se poi i serramenti non sono adeguati a proteggere la casa da acqua, umidità e infiltrazioni.
Affinché la tua casa si trasformi nel nido sicuro e accogliente che hai sempre desiderato, è dunque fondamentale scegliere infissi altamente performanti sotto il profilo della resistenza e dell’isolamento termico.
Ma quali sono esattamente le caratteristiche che rendono una finestra “a risparmio energetico”? Come possiamo prevenire ed eliminare l’umidità in casa attraverso gli infissi?

Finestra 3G di WnD
Come scegliere i migliori infissi anti-umidità
Prima di scoprire quali sono i materiali più “impenetrabili” e quali caratteristiche devono avere i serramenti per contrastare efficacemente la formazione di umidità in casa, può essere utile analizzare i principali fenomeni che determinano i problemi di umidità negli edifici.
Infiltrazioni d’acqua
Sono dovute principalmente a coperture non integre, rottura di fognature o tubature di impianti, serramenti di scarsa qualità, vecchi o difettosi (male isolati, deteriorati nella struttura, non più in grado di assicurare una chiusura ermetica).
Condensazione
La condensazione è un fenomeno generato dallo stato dell’aria all’interno di un edificio. La condensa si forma quando l’aria interna, più calda, viene raffreddata dal contatto con superfici fredde all’interno dell’edificio (per esempio, in corrispondenza dei ponti termici o di intere pareti non sufficientemente isolate rispetto all’esterno).
Capillarità
Secondo il principio di capillarità, l’acqua e le efflorescenze saline presenti nel terreno e all’interno dei materiali edili tendono a risalire dalle fondamenta della costruzione, determinando la cosiddetta umidità di risalita, soprattutto nei locali seminterrati, negli scantinati e nei muri fuori terra in pendenza o incassati. Se non contrastato adeguatamente, tale fenomeno può provocare muffa, disfacimento dell’intonaco, rigonfiamento/scrostamento delle pitture e indebolimento strutturale dell’edificio.
Ad oggi, le uniche soluzioni davvero efficaci per risanare la risalita di umidità sono i campi elettromagnetici o ad ultrasuoni, mentre l’applicazione di specifici intonaci antimuffa e deumidificanti è importante, ma non risolutiva nella prevenzione di un fenomeno così complesso.
Se escludiamo il principio di capillarità, gli altri due fattori che scatenano la formazione dell’umidità negli edifici, ossia le infiltrazioni d’acqua e la condensa, sono strettamente legati all’efficienza degli infissi.
Pertanto, per scongiurare tali fenomeni ed eliminare il problema umidità, i serramenti devono rispondere a determinati standard qualitativi e presentare specifiche caratteristiche strutturali.
I fattori di cui tenere conto sono tanti, ma forse il più importante è il materiale degli infissi. Non tutti i materiali, infatti, presentano la stessa capacità di resistere all’acqua e agli agenti atmosferici, né possiedono le stesse caratteristiche fisico-meccaniche in termini di conducibilità termica e potere termoisolante.

Contrastare l’umidità in casa con gli infissi in PVC
Se gli infissi sono vecchi, malandati o realizzati in materiali scadenti, in termini di isolamento termico, la soluzione migliore è quella di sostituire le finestre con infissi in PVC di nuova generazione ad alta efficienza energetica. Solo in questo modo possiamo essere sicuri di isolare correttamente l’abitazione dalla temperatura esterna, proteggendola da condensa e umidità.
Tra i vari materiali utilizzati per la realizzazione di porte e finestre, il PVC è quello che garantisce il maggior livello di affidabilità in termini di isolamento termico. Anche le finestre in legno presentano buone proprietà termoisolanti ma, rispetto ai serramenti in PVC, necessitano di maggiore manutenzione per conservare inalterate le proprie caratteristiche e hanno costi leggermente superiori.
A conti fatti, gli infissi in PVC garantiscono il miglior rapporto qualità-prezzo e risultano “naturalmente” adatti ad eliminare l’umidità nell’edificio, proprio in virtù delle caratteristiche intrinseche del PVC stesso.
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche che rendono gli infissi in PVC i più indicati a contrastare ed eliminare l’umidità in casa.
Impermeabilità
Essendo il PVC completamente impermeabile e resistente alle infiltrazioni d’acqua, le finestre in PVC di nuova generazione sono le più idonee a ridurre i rischi di formazione di umidità, condensa e muffa, aumentando la salubrità degli ambienti e migliorando la qualità della vita all’interno degli stessi.
Bassa conducibilità e trasmittanza termica
Il PVC è un materiale a bassa conducibilità termica. Di conseguenza, i serramenti in PVC sono in grado di assicurare un alto grado di isolamento termico e di scongiurare sia le dispersioni di calore (con conseguente risparmio in bolletta) sia la penetrazione dall’esterno di acqua, gelo e aria fredda.
Gli infissi targati WnD, in particolare, sono realizzati in modo da potenziare ulteriormente il potere termoisolante del PVC. L’impiego di profili di spessore maggiorato, la presenza di 5 o 6 camere nel telaio e l’applicazione di telai coibentati, le vetrocamere riempite di gas Argon a bassa conduttività e la possibilità di alloggiare tripli vetri sono fattori in grado di assicurare valori di trasmittanza termica ottimali.
Le finestre in PVC di WnD presentano inoltre serie di plus strutturali che possono contribuire efficacemente all’eliminazione del problema dell’umidità in casa.
- Sistema di chiusura ermetica: la chiusura ermetica delle finestre WnD è garantita dall’utilizzo di guarnizioni a lunga durata in elastomero termoplastico, materiale altamente performante in grado di schermare efficacemente da acqua e agenti atmosferici
- Solidità strutturale: una finestra solida e robusta ha maggiore capacità isolante, evita le dispersioni termiche e riesce a mantenere costante la temperatura interna, riducendo i rischi di formazione di condensa. Le finestre WnD presentano ottimi parametri statici ed elevata stabilità strutturale, garantita dall’utilizzo di sistemi di rinforzo in acciaio galvanizzato.
È inoltre possibile applicare agli infissi in PVC dei sistemi oscuranti, per renderli ancora più resistenti e impenetrabili. Le tapparelle, per esempio, rappresentano una barriera aggiuntiva contro l’aggressione di pioggia e umidità.

Finestra 3G di WnD con scuretti interni marroni
Eliminare il problema dell’umidità grazie agli infissi in PVC: conclusioni
Vivere in una casa ben isolata dagli agenti atmosferici ci consente di proteggere la salute dei suoi abitanti e di aumentare la qualità generale della vita.
Infatti, un isolamento termico efficace protegge la casa da umidità, muffa, freddo e infiltrazioni d’acqua: tutti fattori che incidono negativamente sulla salubrità e sulla vivibilità degli ambienti.
In questo articolo abbiamo scoperto, in particolare, come evitare che gli infissi diventino pericolosi ponti termici e come eliminare l’umidità in casa attraverso la scelta di infissi in PVC ad alte prestazioni energetiche e termoisolanti.
A volte, il problema dell’umidità è tale da dover ricorrere ad importanti interventi di ristrutturazione: coibentazione delle pareti (cappotto esterno o interno), interventi sul tetto e sulla facciata, installazione di controsoffitti con materiale termoisolante, rivestimento termoisolante per pavimenti, ecc.
In altri casi, per eliminare l’umidità in casa bastano accorgimenti più veloci ed economici, come l’applicazione di intonaci deumidificanti e antimuffa.
In entrambi i casi, però, è sempre opportuno valutare lo stato delle finestre. Se queste non fossero più in grado di isolare correttamente e di evitare la formazione di umidità, va considerata l’opportunità di sostituirle con infissi in PVC di nuova generazione a bassa conduzione termica, concepiti appositamente per garantire il massimo comfort abitativo.