
Il tema dei ponti termici emerge, soprattutto, quando si parla di efficienza energetica e di soluzioni per ridurre i consumi, ma è legato anche alla salubrità degli ambienti domestici.
I ponti termici sono, infatti, tra i principali responsabili dei problemi di umidità in casa, della proliferazione di batteri e della formazione di condensa e muffa sulle pareti.
In questo articolo analizzeremo la correlazione tra dispersione energetica e ponte termico di una finestra, focalizzandoci in particolare su:
Cos’è un ponte termico e perché si crea?
Possiamo definire il ponte termico come un punto di discontinuità termica dell’involucro edilizio, ossia una zona in cui il flusso di calore tra interno ed esterno è differente rispetto al resto della struttura.
In sostanza, il ponte termico crea una sorta di corsia preferenziale che favorisce la dispersione di calore dall’interno all’esterno della casa.
Possiamo trovarli:
- Nel foro finestra
- Nelle intersezioni tra trave e pilastro, tra parete interna ed esterna, tra solaio e muratura negli spigoli del muro
- In prossimità di balconi e terrazzi, cioè nel punto di incontro tra pavimento interno e superficie esterna
- Nei pressi delle canne fumarie
- Nelle nicchie dei caloriferi
Tali elementi di discontinuità determinano un peggioramento dell’efficienza energetica complessiva dell’edificio, con conseguente impennata dei consumi, e un significativo aumento dei rischi legati alla formazione di umidità e muffa nei punti più freddi della casa.
Le cause del ponte termico
I fattori scatenanti possono essere diversi, ma ascrivibili soprattutto a:
- Discontinuità di costruzione, causate dall’utilizzo di materiali con diversa prestazione termica
- Discontinuità tecniche, dovute perlopiù a un assente o inadeguato isolamento termico dei punti critici
Nel caso dei nuovi edifici, i ponti termici possono essere evitati a monte partendo da una corretta progettazione e una rigorosa applicazione dei materiali di costruzione.
Se invece il problema ponte termico è già presente – magari perché la casa non è coibentata (o mal coibentata), o a causa degli infissi di vecchia generazione – bisogna intervenire tempestivamente per correggere tutte le criticità e migliorare la salubrità degli ambienti, oltre che ridurre i consumi energetici.
Per poter eliminare i ponti termici bisogna però prima individuarli. Scopriamo come.
Come si individua un ponte termico?
Per capire dove si trovano i ponti termici si utilizzano principalmente due diagnostiche: il blower door test e la termografia a infrarosso.
Il Blower Door Test, eseguito secondo la norma UNI EN 13829:2002, serve per misurare la permeabilità all’aria di un edificio.
Il test, utilizzato anche per la certificazione della messa in opera degli infissi, è in grado di intercettare tutte quelle “vie d’uscita” dell’aria che in un appartamento non fanno altro che condizionarne in negativo le prestazioni energetiche, peggiorando la qualità della vita e aumentando le spese di gestione dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento.
Oltre che da finestre, lucernai e porte d’ingresso, i passaggi d’aria possono avvenire anche attraverso le canaline elettriche, le cappe della cucina, i cavedi, i sistemi di aerazione e i faretti da incasso.
Per la termografia a infrarosso si utilizza invece una termocamera che inquadra la parete di casa, ne misura la temperatura superficiale ed effettua una distinzione delle aree, colorando in modo diverso i ponti termici, ossia le zone in cui le differenze di temperatura possono essere nocive per la struttura. La verifica termografica a infrarossi è utile anche quando il problema è il ponte termico della finestra, perché ci permette di capire dove intervenire senza commettere errori. La termocamera ci dice, ad esempio, se il ponte termico è dovuto alla presenza di un controtelaio metallico.
È importante completare la rilevazione delle discontinuità termiche dell’involucro edilizio anche attraverso l’ispezione visiva – inclusa la verifica della presenza di danni per umidità e muffe sulle pareti in prossimità dei punti critici e lo studio delle planimetrie e della relativa documentazione, dove sono riportate le caratteristiche geometriche e tecnologiche dell’abitazione.

Non bisogna fare confusione tra la correzione di un ponte termico e l’espressione “ponte termico corretto”.
Nel primo caso siamo di fronte a una discontinuità termica che andiamo a correggere, a eliminare, per migliorare le performance energetiche e la vivibilità dell’edificio.
Con ponte termico corretto si fa invece riferimento a una situazione in cui la trasmittanza termica della parete fittizia (il tratto di parete esterna in corrispondenza del ponte termico) non supera per più del 15% la trasmittanza termica della parete corrente.
Ma cos’è e a cosa serve la trasmittanza termica? La trasmittanza termica è una grandezza fisica (indicata con il coefficiente U) che serve a indicare la quantità di potenza termica che viene scambiata da un determinato materiale.
Come vedremo nel prossimo paragrafo, il valore della trasmittanza termica riveste un ruolo fondamentale anche nella scelta degli infissi: più è bassa la trasmittanza termica della finestra, maggiore sarà la sua capacità di isolare e, dunque, di scongiurare ponti termici e dispersioni energetiche.
Come risolvere il problema del ponte termico di una finestra?
Nelle nuove costruzioni è difficile incorrere nel problema del ponte termico della finestra, dal momento che quasi sempre i progettisti prevedono:
- L’installazione di controtelai in legno osb, che di fatto hanno sostituito l’obsoleto controtelaio metallico
- L’installazione di infissi in materiali a bassa trasmittanza termica (PVC, legno) o in alluminio a taglio termico
- L’eliminazione del cosiddetto davanzale passante: il davanzale della finestra o porta finestra viene “interrotto” inserendo del materiale isolante per separare la soglia interna da quella esterna, che, anziché arrivare al filo interno della finestra, si ferma circa a metà dello spessore della traversa.
Ben diverso il discorso per gli edifici di vecchia costruzione, i cui ponti termici in adiacenza degli infissi devono essere assolutamente corretti.
Vediamo in che modo.
Acquistare serramenti in PVC ad efficienza energetica
La prima cosa da fare è sostituire i vecchi serramenti con infissi di qualità in PVC, materiale che presenta bassissimi valori di trasmittanza termica.
Scegliere serramenti a bassa trasmittanza termica assicura anche l’accesso alle detrazioni fiscali in ottica di riqualificazione energetica, determinando un risparmio energetico a lungo termine.
Sappiamo infatti che grazie al Superbonus, il contribuente può detrarre il 90% della spesa sostenuta per la sostituzione degli infissi, a condizione che l’acquisto delle nuove finestre sia accompagnato da almeno uno degli interventi trainanti previsti dal Decreto Rilancio e che, con tali interventi, si ottenga un incremento di almeno due classi energetiche dell’edificio.
Sull’acquisto dei nuovi serramenti ad elevate prestazioni energetiche è possibile usufruire anche dell’Ecobonus e del Bonus Ristrutturazione, che consentono di recuperare fino al 50% della spesa sostenuto per l’acquisto dei serramenti.
La sostituzione dei serramenti a dispersione energetica non è, però, l’unico accorgimento necessario per eliminare il problema del ponte termico finestra.
Sarà importante agire sinergicamente anche con un’efficace coibentazione dell’involucro edilizio (il cappotto esterno, che è proprio uno degli interventi trainanti per accedere al Superbonus) e con una corretta progettazione del vano finestra in tutte le sue componenti, così come del collegamento tra muro e controtelaio, e tra controtelaio e serramento.
Una volta messi a punto l’isolamento termico dell’abitazione e le performance tecniche dei serramenti, l’attenzione deve concentrarsi sull’installazione di quest’ultimi, che va affidata a personale esperto e certificato.
L’importanza della posa in opera per evitare il ponte termico degli infissi
Il giunto serramento-parete è un punto molto delicato: non è raro che vi si possa formare condensa o muffa se l’installazione degli infissi non è stata eseguita a regola d’arte.
Ma cosa significa installazione a regola d’arte? Può essere definita a regola d’arte la posa in opera consente di utilizzare l’infisso al massimo delle sue potenzialità tecniche. Non solo. Una corretta installazione garantisce anche che le prestazioni del serramento, così come testate in laboratorio e certificate dal produttore, rimangano invariate nel tempo.
Sono principalmente tre le fasi di posa in opera dei serramenti:
- Posizionamento: la realizzazione del taglio termico sul davanzale e la giuntura della spalletta sono tra gli aspetti che determinano il buon posizionamento dell’infisso
- Fissaggio: un fissaggio accurato assicura la stabilità e la funzionalità della finestra, così come la sicurezza antieffrazione e la resistenza nel tempo
- Sigillatura: la sigillatura, che avviene mediante l’applicazione di guaine, nastri e schiume apposite, determina la corretta tenuta termica e acustica dell’infisso, e ne garantisce anche la traspirazione.
A volte, dunque, il ponte termico della finestra si crea proprio a partire da un’installazione non adeguata.
In questo caso, per correggere il ponte termico si dovrà disinstallare l’infisso e procedere con una nuova posa in opera.
Come risolvere il problema dei ponti termici: conclusioni
In questo articolo abbiamo visto che i ponti termici possono formarsi a causa dell’assenza di un buon sistema di isolamento termico dell’edificio e/o a causa di discontinuità di costruzione, dovute soprattutto all’impiego di materiali con diversa prestazione termica.
Individuarli, attraverso appositi strumenti diagnostici, e correggerli è fondamentale per migliorare la vivibilità della casa, ottenere un buon risparmio energetico e tenere lontani fenomeni pericolosi per la salute, come umidità, muffa, condensa e infiltrazioni.
Una delle soluzioni per correggere il ponte termico finestra-parete è quella di sostituire le vecchie finestre non più isolanti con modelli di nuova generazione ad alta efficienza energetica, avendo cura di affidare l’installazione solo a personale altamente qualificato.
Acquistando i nuovi infissi, oltre ad eliminare i ponti termici, sarà possibile approfittare delle detrazioni al 50% previste da Ecobonus e Bonus Ristrutturazione oppure della maxi agevolazione fiscale del Superbonus 90 associando all’installazione delle nuove finestre uno degli interventi trainanti previsti dalla normativa.