Scopri cos’è un ponte termico, come riconoscerlo e come risolverlo. Migliora l’efficienza energetica e il comfort in casa, abbattendo le dispersioni termiche.
Il calore, per sua natura, tende a spostarsi da aree con temperatura più alta ad aree con temperatura più bassa. Quando questo avviene all’interno di una casa, le conseguenze sono molteplici: bollette più alte e scarsa salubrità degli ambienti.
I ponti termici sono, infatti, tra i principali responsabili dei problemi di umidità in casa, della proliferazione di batteri e della formazione di condensa e muffa sulle pareti.
Come puoi facilmente intuire, quindi, capire se l’abitazione ha ponti termici importanti è fondamentale per mettere in atto gli interventi che riescono a ridurli entro i limiti accettabili.
In questo articolo analizzeremo in modo approfondito la correlazione tra dispersione energetica e ponte termico, focalizzandoci in particolare su:
Possiamo definire il ponte termico come un punto di un edificio in cui il calore si disperde più rapidamente rispetto alle zone circostanti. È come una via d’uscita per il calore, dove può sfuggire dall’ambiente caldo verso l’ambiente più freddo.
Questi punti di discontinuità (che possono essere discontinuità di costruzione o discontinuità tecniche) determinano un peggioramento dell’efficienza energetica dell’edificio. Le conseguenze sono un’impennata dei consumi e un significativo aumento dei rischi legati alla formazione di umidità e muffa, soprattutto nei punti più freddi della casa.
In sostanza, il ponte termico crea una sorta di corsia preferenziale che favorisce la dispersione di calore dall’interno all’esterno della casa. I punti più critici sono:
- Foro finestra;
- Intersezioni tra trave e pilastro, tra parete interna ed esterna, tra solaio e muratura negli spigoli;
- Punto di incontro tra pavimento interno e superficie esterna (ad esempio, balconi e terrazzi);
- Canne fumarie;
- Nicchie dei caloriferi.
Nel caso dei nuovi edifici, i ponti termici possono essere evitati a monte con una corretta progettazione e una rigorosa applicazione dei materiali di costruzione. Se, invece, il problema è già presente, bisogna intervenire tempestivamente per correggere tutte le criticità e migliorare la salubrità degli ambienti.
Eliminare i ponti termici implica la necessità di riconoscerli. Per capire dove si trovano, si utilizzano principalmente due diagnostiche: il blower door test e la termografia a infrarossi.
Il Blower Door Test (norma UNI EN 13829:2002) serve per misurare la permeabilità all’aria di un edificio. Questo test è in grado di intercettare tutte le “vie d’uscita” dell’aria: finestre; lucernari; porte d’ingresso; canaline elettriche; sistemi di aerazione; faretti da incasso.
Per la termografia a infrarossi si utilizza, invece, una termocamera che, inquadrando una parete di casa, ne misura la temperatura superficiale e colora in modo diverso i ponti termici. Questa verifica è utile anche quando il problema è il ponte termico della finestra, perché ci permette di capire dove intervenire senza commettere errori.
È importante completare la rilevazione delle discontinuità termiche anche attraverso l’ispezione visiva – verificando la presenza di danni per umidità e muffe sulle pareti e studiando le planimetrie dell’abitazione.
Abbiamo accennato sopra ai problemi legati ai ponti termici, ma è necessario andare in profondità nell’argomento per comprendere il loro impatto sulla qualità dell’aria interna e sul benessere abitativo.
Innanzitutto, la prima conseguenza è la notevole dispersione energetica che comporta difficoltà nel mantenere la temperatura adeguata in casa. Le bollette sono più salate, a fronte di un discomfort generale dovuto all’escursione termica.
L’altro grave problema è di tipo igrometrico: la differenza di temperatura tra le superfici (pareti o finestre) e l’ambiente circostante porta alla formazione di condensa e umidità che, se non risolte, possono sfociare in muffa.
Come vedi, quindi, trovare subito un rimedio efficace è fondamentale.
Una volta identificato un ponte termico, è necessario intervenire per risolverlo e interrompere la catena di conseguenze negative.
I ponti termici non sono altro che punti deboli (o di interruzione) dell’isolamento termico dell’edificio. Quindi, possono essere risolti con interventi di coibentazione, differenti a seconda della causa di dispersione del calore.
Non è possibile eliminare in assoluto i ponti termici, ma possono essere portati entro i limiti accettabili.
Quelli causati da travi e pilastri sono efficacemente corretti dal cappotto termico esterno o, in alternativa, dal cappotto termico interno.
Un altro intervento di correzione è la tecnica dell’insufflaggio di materiale isolante nell’intercapedine, utilizzata per ponti termici specifici come quelli del solaio o in alternativa ai cappotti.
Come abbiamo visto, però, i punti critici per la dispersione termica non sono solo le pareti ma anche – e, forse, soprattutto – il foro finestra.
La maggior parte dei ponti termici si crea lungo il perimetro degli infissi. È evidente, quindi, quanto la qualità dei serramenti (e degli accessori complementari) e la professionalità dell’installazione siano fondamentali per correggerli.
Se si tratta di sostituzione di vecchie finestre, dovrai accertarti di scegliere una realtà specializzata in infissi con ottime prestazioni isolanti. Non solo: sarà fondamentale affidarsi a professionisti capaci di eseguire un posa in opera a regola d’arte per la riqualificazione del foro finestra.
Nelle nuove costruzioni, invece, è più difficile incorrere nel problema del ponte termico della finestra, dal momento che quasi sempre i progettisti prevedono controtelai in legno OSB e infissi a bassa trasmittanza termica.
Salotto con porte finestre in PVC Konfortline di WnD
La prima cosa da fare per correggere un ponte termico è sostituire i vecchi serramenti con infissi di qualità in PVC. Un materiale che presenta bassissimi valori di trasmittanza termica.
Oltre a consigliarti di scegliere finestre in PVC di qualità, ti suggeriamo di fare attenzione ad altri elementi costitutivi di un serramento che lo rendono una perfetta barriera isolante: vetri bassoemissivi, vetrocamere riempite di gas inerte (come l’Argon), numero di camere del profilo del telaio (eccellenti gli infissi con 6 o 7 camere, come quelli della linea Ravia).
La sostituzione dei serramenti a dispersione energetica non è, però, l’unico accorgimento necessario per eliminare il problema del ponte termico finestra.
Sarà poi importante agire sinergicamente con un’efficace coibentazione dell’involucro edilizio e con una corretta progettazione del vano finestra in tutte le sue componenti.
Salotto con finestre in PVC Square Plus di WnD
Il giunto serramento-parete è un punto molto delicato e non è raro che vi si possa formare condensa o muffa, se l’installazione degli infissi non è stata eseguita a regola d’arte.
Ma cosa significa installazione a regola d’arte? Può essere definita a regola d’arte la posa in opera che consente di utilizzare l’infisso al massimo delle sue potenzialità tecniche. Non solo: una corretta installazione garantisce anche che le prestazioni del serramento, così come testate in laboratorio e certificate dal produttore, rimangano invariate nel tempo.
Sono principalmente tre le fasi di posa in opera dei serramenti, critiche per la buona riuscita dell’operazione:
- Posizionamento: realizzazione del taglio termico sul davanzale e giuntura della spalletta.
- Fissaggio: assicura stabilità, funzionalità della finestra, sicurezza antieffrazione e resistenza nel tempo.
- Sigillatura: avviene mediante l’applicazione di guaine, nastri e schiume apposite e determina la corretta tenuta termica e acustica dell’infisso.
Dunque, se l’installazione è inadeguata, per correggere il ponte termico si dovrà disinstallare l’infisso e procedere con una nuova posa in opera.
Bagno con finestra in PVC Ravia Pro di WnD
In questo articolo abbiamo visto che i ponti termici possono formarsi a causa dell’assenza di un buon sistema di isolamento termico dell’edificio e/o a causa di discontinuità di costruzione.
Individuarli, attraverso appositi strumenti diagnostici, e correggerli è fondamentale per migliorare la vivibilità della casa, ottenere un buon risparmio energetico e tenere lontani fenomeni pericolosi per la salute (come umidità, muffa, condensa e infiltrazioni).
Una delle soluzioni per correggere il ponte termico finestra-parete è quella di sostituire le vecchie finestre non più isolanti con modelli di nuova generazione ad alta efficienza energetica, avendo cura di affidare l’installazione solo a personale altamente qualificato.