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Finestre in PVCRisparmio Energetico

Come mantenere la temperatura ideale in casa

By 7 Febbraio 2023Dicembre 11th, 2024Un commento
Come mantenere la temperatura ideale in casa | Finestre in pvc WnD

Tutti noi vorremmo che la nostra casa fosse calda d’inverno e fresca d’estate per elevare al massimo il benessere e la qualità della vita tra le mura domestiche.

Tuttavia, questa situazione ideale non sempre si concretizza nella realtà. Spesso, anzi, si verifica il contrario: notevoli sbalzi termici tra una stanza e l’altra e ambienti gelidi/umidi (o caldi/soffocanti) nonostante gli impianti di riscaldamento e raffreddamento accesi.

Se gli infissi sono pieni di spifferi, perché vecchi, malandati o comunque non più performanti, e/o se la struttura abitativa (pareti e tetto) non è isolata a regola d’arte, il primo a risentirne è proprio il microclima della casa, ossia la temperatura interna dei vari ambienti.

E quando, per le ragioni appena esposte, non si riesce a raggiungere e a mantenere la temperatura ideale in casa, si può andare incontro a situazioni di rischio: alcune riguardano la salute delle persone e altre l’aumento dei consumi energetici.

È importante precisare che il tema della “temperatura ideale in casa” non è opinabile: esistono dei parametri oggettivi che stabiliscono quale debba essere la temperatura giusta in casa per salvaguardare la salute delle persone e favorire il benessere e il riposo.

In questo approfondimento scopriremo, dunque, qual è la temperatura interna ideale da tenere in casa sia per salvaguardare la salute che per risparmiare sulle bollette.

In particolare, vedremo:

Iniziamo.

Come mantenere la temperatura ideale in casa | Finestre in pvc WnD

Temperatura ideale in casa: linee guida e consigli

La corretta temperatura da avere in casa va stabilita in relazione a:

  • Stagione
  • Contesto in cui è collocata l’abitazione
  • Stanza da riscaldare
  • Tasso di umidità
  • Temperatura esterna che si registra in un dato momento: la differenza tra gli ambienti interni e quelli esterni non dovrebbe superare i 6 gradi

Un errore molto comune, invece, è quello di pensare che sia benefico tenere i riscaldamenti accesi tutto il giorno quando fuori imperversa il freddo.

In realtà, non fa affatto bene alla nostra salute quando, entrando e uscendo da casa, passiamo nel giro di un secondo dalle rigide temperature invernali al clima “caraibico”, e viceversa.

Ma qual è allora la temperatura ideale per un’abitazione? E come fare per mantenere costante tale temperatura, evitando sbalzi termici e dispersioni energetiche?

Sebbene, come osservato, non sia possibile rispondere a queste domande senza considerare le variabili in gioco, la legge italiana ha indicato delle linee guida che possono aiutarci a regolare i gradi interni.

Rispettandole è possibile preservare la nostra salute e creare ambienti sani e confortevoli, né troppo caldi né troppo freddi, privi di umidità e adeguati ai vari momenti della giornata (giorno, notte) e ai diversi periodi dell’anno.

Quanti gradi avere in casa d’estate?

In estate è molto forte la tentazione di combattere il caldo opprimente tenendo il condizionatore acceso gran parte della giornata (e talvolta anche di notte).

Sebbene sia comprensibile cercare un po’ di refrigerio, è bene tenere presente che il condizionatore va attivato facendo in modo che lo sbalzo termico tra interno ed esterno, come detto, non superi i 6 gradi. In caso contrario potrebbero esserci dei contraccolpi negativi per la salute dell’organismo.

In estate, dunque, la temperatura ideale interna è determinata da quella esterna: se fuori ci sono 35 gradi, dentro casa non bisognerebbe scendere sotto i 29 gradi.

A incidere in estate è anche il tasso di umidità: se molto alto, è possibile che il nostro corpo percepisca una temperatura superiore ai 35 gradi effettivi.

Anche in camera da letto il consiglio è quello di non esagerare con lo sbalzo termico tra interno ed esterno e, possibilmente, di non tenere acceso il condizionatore mentre si dorme. È preferibile semmai rinfrescare la stanza poco prima di coricarsi.

Temperatura ideale in casa: quanti gradi in estate?

Salotto con sistemi scorrevoli in PVC Smart Slide di WnD

Quanti gradi avere in casa d’inverno?

L’articolo 4 del DPR 26 agosto 1993, n. 412 (successivamente integrato dal DPR 551 del 1999), stabilisce che durante il periodo invernale (ossia quando è in funzione l’impianto di riscaldamento), la media aritmetica delle temperature dell’aria nei diversi ambienti di ogni singola unità immobiliare non debba superare determinati valori e “tolleranze”:

  • 18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici rientranti nella categoria E.8 (edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili)
  • 20°C + 2°C di tolleranza per gli edifici rientranti nelle categorie diverse da E.8 (le case private)

Dunque, la temperatura ideale in casa in inverno dovrebbe essere di almeno 18°C e non superiore a 24°C.

Ogni situazione va poi valutata singolarmente in base alle necessità dei componenti della famiglia.

Ad esempio, se in casa ci sono bambini piccoli o neonati la temperatura di giorno può salire a 20-22 gradi e di notte tra i 18 e i 19 gradi, mantenendo una percentuale di umidità compresa tra il 40 e il 60%.

Inoltre, non è obbligatorio (e forse neanche sensato) mantenere in ogni stanza la stessa temperatura. Al contrario, è importante distinguere tra i vari ambienti quelli che richiedono una temperatura piuttosto che un’altra, ad esempio:

  • In cucina è sufficiente tenere una temperatura di 18° gradi, in quanto a far salire spontaneamente la colonnina di mercurio ci pensano le fonti di calore normalmente utilizzate in questo ambiente (forno e piano cottura per la preparazione dei cibi)
  • Il living è la stanza in cui si passa più tempo seduti (su divani e poltrone): per garantire il giusto comfort alla famiglia e agli eventuali ospiti, in inverno andrebbe mantenuta una temperatura costante di circa di circa 20-21°.
Temperatura ideale in casa: quanti gradi in inverno?

Salotto con finestre in PVC Konfortline di WnD

Quanti gradi ci dovrebbero essere in camera da letto?

In camera da letto la temperatura consigliata non dovrebbe superare i 16 gradi, dal momento che, almeno in inverno, il calore prodotto dal piumone e dalle coperte contribuisce a tenerci caldi e a favorire il corretto riposo.

In questo modo si riesce a tutelare la propria salute ed evitare disturbi respiratori o circolatori, spesso causati o aggravati da una temperatura eccessivamente alta.

In base alla temperatura media del soggetto e ad altri fattori ambientali (come il tasso di umidità), di notte la temperatura favorevole per dormire oscilla tra i 18 e i 20 gradi.

E in estate, invece, come bisognerebbe comportarsi con la temperatura notturna? Teoricamente, durante i mesi più caldi, per portare la temperatura interna di notte tra i 16 e i 19 gradi si dovrebbe ricorrere al condizionatore d’aria.

Questo però è decisamente sconsigliabile, sia perché, come detto, dormire con l’aria condizionata accesa può danneggiare la salute, sia perché con 16 gradi interni si avrebbe uno sbalzo termico più alto dei 6 gradi consigliati, soprattutto nelle zone in cui fa molto caldo anche di notte.

Cosa fare allora per contrastare il caldo in estate e riuscire a riposare bene?

Il consiglio è quello di mantenere di giorno le tapparelle e gli scuri chiusi, aprendo le finestre di sera quando l’aria è più fresca. In questo modo è più facile mantenere in casa una temperatura costante e riuscire a dormire senza dover necessariamente ricorrere alle temperature polari del condizionatore d’aria.

Temperatura ideale in camera da letto

Camera da letto con sistema scorrevole in PVC PSK di WnD

Qual è il tasso di umidità ideale in casa?

Non è solo la temperatura il fattore da tenere sotto controllo per preservare la propria salute (e il portafogli): altrettanto importante è mantenere il giusto tasso di umidità nell’aria.

Infatti, un alto tasso di umidità in casa ci farà percepire in modo molto più intenso il caldo in estate e il freddo in inverno.

Per evitare di patire oltremodo l’una o l’altra condizione finiremo così per accendere più spesso i condizionatori d’aria e i riscaldamenti. Le conseguenze? Aumento delle bollette di gas ed elettricità e aumento delle emissioni inquinanti.

Con un tasso di umidità alto, aumenta in modo esponenziale anche il rischio di formazione di muffa in casa, con serie conseguenze per la salute delle persone e per la salubrità della struttura abitativa.

Anche un ambiente troppo secco, con umidità al di sotto del 20%, può provocare problemi di salute, in particolare secchezza della gola e problemi di respirazione. Questa situazione si verifica soprattutto in estate con l’utilizzo intensivo e continuativo di condizionatori e deumidificatori.

È stato, invece, appurato che mantenere l’umidità intorno al 40-50% garantisce un clima più salubre e permette al nostro organismo di adattarsi e sviluppare meglio il sistema immunitario, evitando l’insorgere di disturbi respiratori.

Temperatura ideale in casa: qual è il tasso di umidità da mantenere?

Che temperatura tenere in casa per risparmiare sulle bollette?

Per riscaldare casa d’inverno senza spendere un capitale è opportuno regolare il termostato riducendo la temperatura interna anche solo di due gradi (ad esempio, 20°C anziché 22°C).

In questo senso le valvole termostatiche dei caloriferi rappresentano un valido aiuto per risparmiare sui costi energetici perché, andando ad agire sul flusso d’acqua interno ai termosifoni, garantiscono un rilascio di calore nei tempi e nei modi desiderati.

Così facendo, da un lato ci si assicura una temperatura interna ideale e costante, dall’altro si evitano gli sprechi e si tiene sotto controllo la bolletta dei costi per riscaldare casa.

Per risparmiare mantenendo la temperatura costante in casa è consigliabile, inoltre, tenere le finestre chiuse quando è in funzione il riscaldamento, così come può essere utile riscaldare solo gli ambienti vissuti della casa, tenendo chiuse anche le porte delle stanze non riscaldate/non utilizzate.

Tuttavia, se gli spifferi delle finestre sono tali da vanificare qualsiasi tipo di accortezza, bisognerà valutare seriamente l’opportunità di sostituirle con modelli nuovi e più performanti.

Un investimento di questo tipo porterà a un notevole risparmio energetico sul lungo periodo, senza contare che sulla sostituzione delle finestre è possibile godere di vantaggiose detrazioni fiscali, come vedremo tra poco in modo più approfondito.

Che temperatura tenere in casa per risparmiare sulle bollette?

Cucina con finestra in PVC D+ di WnD

I vantaggi di mantenere la temperatura ideale in casa

Gestire in modo corretto la temperatura in casa determina diversi vantaggi per la salute, per il budget familiare e per l’ambiente.

Vediamoli.

1. Benefici per la salute

Lo sbalzo eccessivo tra temperatura esterna e temperatura interna, oltre a non aiutare le nostre difese immunitarie, ci espone a disturbi respiratori e malanni stagionali, come tosse, raffreddore e allergie.

A questo proposito ricordiamo che uno dei peggiori nemici della casa è la muffa e per scongiurarne la formazione, occorre arieggiare spesso le stanze per far fuoriuscire l’umidità in eccesso.

2. Benefici per il budget familiare

Mantenere la temperatura ideale, e per quanto possibile costante, significa anche evitare inutili sprechi di energia.

Un comportamento attento e scelte avvedute si traducono in un netto risparmio economico.

3. Benefici per l’ambiente

Tenere la giusta temperatura interna in casa nell’arco dell’anno aiuta anche il pianeta: consumare meno energia è una scelta green perché significa produrre meno anidride carbonica ed emissioni inquinanti.

8 consigli per mantenere la temperatura ideale in casa

Bagno con finestra in PVC Square Plus di WnD

8 consigli per mantenere la temperatura ideale in casa

Per migliorare l’efficienza energetica e mantenere la corretta temperatura in casa, basta seguire alcuni accorgimenti che portano giovamento a noi e alla nostra famiglia:

  1. Cercare di ridurre i processi di riscaldamento e di raffrescamento delle stanze: mantenere una temperatura costante riduce i consumi e assicura un miglior comfort
  2. Eseguire sempre una corretta manutenzione degli impianti di riscaldamento: questo ne assicura l’efficienza anche a lungo termine
  3. Quando i riscaldamenti sono in funzione occorre tenere le finestre chiuse per non disperdere calore inutilmente
  4. Organizzare il sistema di riscaldamento in zone, riscaldando solo le stanze della casa necessarie e tenendo chiuse le porte delle stanze inutilizzate, favorisce il risparmio energetico
  5. Non ostacolare la normale diffusione del calore proveniente dai termosifoni con tende o mobili, che tra l’altro potrebbero danneggiarsi a contatto diretto con le fonti di calore
  6. Isolare i cassettoni degli avvolgibili, perché sono una delle cause di dispersione di calore; a tal fine WnD, azienda leader nella produzione di serramenti a risparmio energetico, propone i cassonetti restauro in PVC che garantiscono ottimi parametri di isolamento e sono in grado di proteggere efficacemente l’abitazione da temperature e rumori esterni
  7. Sostituire le finestre con vetro singolo, che non garantiscono il giusto isolamento termico, con finestre a doppi o tripli vetri, capaci di mantenere all’interno della casa il calore d’inverno e il fresco d’estate
  8. In generale, se possibile, considerare la sostituzione degli attuali infissi poco efficaci, con serramenti moderni, a elevato risparmio energetico

A tal proposito, va ricordato che, acquistando nuove finestre, è possibile risparmiare approfittando delle detrazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato per i contribuenti che eseguono determinati interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.

Scegliere gli infissi in PVC di nuova generazione per ottimizzare il risparmio energetico

Le oscillazioni legate alla fornitura e al prezzo del gas rendono sempre più necessari gli interventi volti all’efficientamento energetico dell’involucro abitativo.

In particolare, tra gli interventi strutturali è la sostituzione dei vecchi infissi a dispersione energetica con modelli di nuova generazione a giocare un ruolo fondamentale nell’ottica di contenere i consumi in bolletta.

Basti pensare che già nel 2018 l’Osservatorio sull’Energia aveva rilevato che con l’acquisto di serramenti di qualità, dotati di determinate caratteristiche, una famiglia italiana avrebbe potuto ridurre di circa 300 euro i consumi annuali di gas per il riscaldamento invernale.

Per mantenere la temperatura ideale in casa e risparmiare sui consumi energetici, gli infissi migliori sono quelli realizzati in materiali a bassa trasmittanza termica, come il PVC.

Tuttavia, il materiale da solo non basta: affinché il valore del coefficiente Uw dell’infisso sia più basso possibile è necessario che tutte le componenti – dai vetri al telaio, dalle canaline alle guarnizioni – siano realizzate in ottica di risparmio energetico.

I migliori materiali per gli infissi

Come accennato, il PVC è un materiale a bassissima conducibilità termica. Inoltre, è:

  • Impermeabile all’acqua e all’aria
  • Capace di resistere anche in contesti climatici proibitivi senza perdere la propria funzionalità ed efficienza energetica

Dunque, gli infissi in PVC sono perfetti per mantenere la temperatura ideale in casa, così come per favorire l’isolamento termico e acustico.

L’importanza dell’isolamento termico

Gli spifferi in inverno sono i nemici giurati della casa perché causano dispersione di calore e peggiorano il comfort abitativo.

Occorre sapere che infissi di scarsa qualità, o posati in modo non corretto, non sono performanti e possono gravare fino al 25%-30% sull’economia del budget familiare.

La dispersione, però, non è un problema solo invernale. Anche d’estate ci si trova spesso di fronte al problema di trattenere all’interno il fresco ed impedire al caldo di entrare. Come riuscirci?

Una delle cose più importanti da fare è eseguire una corretta manutenzione degli infissi, ma se questi sono troppo vecchi o poco isolanti si dovrebbe considerare l’idea di sostituirli con modelli di ultima generazione.

Nell’ottica di potenziare l’isolamento termico, i migliori infissi sono quelli che prevedono doppi o tripli vetri, così da non permettere al caldo di fuoriuscire in inverno e al fresco di disperdersi all’esterno in estate.

Garantendo un migliore isolamento tra la temperatura esterna e quella interna, gli infissi performanti riducono la quantità di energia elettrica e di combustibile (legna, pellet, gas) impiegati per riscaldare e raffreddare l’abitazione.

Di conseguenza, diminuiscono anche le emissioni nocive in atmosfera a tutto vantaggio dell’ambiente e delle generazioni future.

Non solo isolamento termico: gli infissi di ultima generazione garantiscono anche un ottimo isolamento acustico, contribuendo a rendere la casa un’oasi di tranquillità, al riparo dai rumori esterni.

Prodotti come la finestra Konfortline di WnD, elegante e lineare, può essere la soluzione grazie alle sue caratteristiche:

  • Le vetrocamere ad alta trasparenza sono riempite con gas Argon in modo da ridurre le dispersioni di calore
  • Una serie di accorgimenti che contribuiscono ad aumentare l’apporto di luce naturale in casa: il nodo centrale ridotto e il telaio ribassato consentono di allocare vetrocamere più ampie di circa il 25% rispetto allo standard
Sostituzione infissi: come risparmiare con i Bonus e lo sconto in fattura

Cucina con porte finestre in PVC Konfortline di WnD

Sostituzione infissi: come approfittare dei bonus

Sono principalmente 2 le opportunità di risparmio per chi decide di cambiare le finestre:

  1. Bonus ristrutturazione: con il quale è possibile portare in detrazione il 50% della spesa fino a un massimo di 96.000 euro ad unità immobiliare
  2. Ecobonus: incentivo fiscale per i lavori finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, che per l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi prevede una detrazione del 50% della spesa, con un massimale di 60.000 euro per singola unità immobiliare

Approfittando di questi bonus è possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50%, che consente di recuperare la metà dell’importo speso in 10 anni.

La temperatura ideale è alla base del comfort abitativo

Per chi vuole aumentare il comfort abitativo e risparmiare sulle bollette, il primo passo è capire quale sia la temperatura ideale in casa, sia in inverno che in estate, e come mantenerla più possibile costante, senza inutili sprechi.

È importante poi effettuare una corretta manutenzione dei serramenti.

Tuttavia, nel caso di sistemi datati e poco performanti, è sempre consigliabile una sostituzione totale dei vecchi infissi con modelli in PVC di nuova generazione ad alta efficienza energetica, per garantire il migliore isolamento termoacustico possibile e per un vantaggio immediato in termini di comfort e, nel medio-lungo periodo, per quanto riguarda le spese in bolletta.

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