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Finestre in PVCRisparmio Energetico

Come ristrutturare casa per ottimizzare il risparmio energetico

By 31 Gennaio 2023Febbraio 28th, 2023Nessun commento
Come ristrutturare casa per ottimizzare il risparmio energetico

Vuoi scoprire come ristrutturare casa ispirandoti ai principi dell’architettura bioclimatica a risparmio energetico?

Quella che oggi chiamiamo “casa del futuro” è in realtà un modello abitativo nato nel passato, ben 30 anni fa. L’intuizione, semplice quanto geniale, arrivò da due professori universitari che nel 1988 immaginarono una casa che potesse ricevere energia in modo autonomo e “passivo”. Si trattava del primo, fondamentale passo verso una nuova concezione di casa.

Oggi la casa passiva ed ecosostenibile è una realtà sempre più consolidata. Sfruttando gli elementi naturali – sole, acqua, aria, terra – la casa passiva è in grado di ricevere l’energia di cui ha bisogno in modo del tutto spontaneo, senza dover ricorrere (o quasi) ai tradizionali sistemi di riscaldamento e raffreddamento.

Attraverso una ristrutturazione mirata e l’utilizzo di materiali e tecniche specifiche, è possibile trasformare un vecchio appartamento in una casa energeticamente autonoma, a basse emissioni e a bolletta zero.

Ma quali sono questi accorgimenti? Come puoi ristrutturare la tua abitazione ottimizzando al massimo il risparmio energetico?

Scopriamolo di seguito. In questo articolo, infatti, vedremo:

Iniziamo!

Case a zero energia: cosa sono?

Case a zero energia: cosa sono?

La casa a energia zero (o casa passiva) è un simbolo dei nostri tempi, che può concretamente limitare i danni provocati al nostro pianeta dalle emissioni di CO2 (circa ⅓ sono causate da vecchi edifici inquinanti, male isolati ed energeticamente esosi).

Il risparmio energetico aiuta non solo il pianeta, ma anche il bilancio familiare.

Infatti, ristrutturare casa con criteri passivi rappresenta un doppio investimento:

  • Da un lato, si ottiene un risparmio energetico medio del 90%, con consumi che scendono al di sotto di 15 kilowattora annui per mq
  • Dall’altro, si registra un vertiginoso aumento del valore della casa

Ma come ristrutturare casa sfruttando i criteri di bioedilizia, per renderla un perfetto esempio di casa passiva a risparmio energetico?

Esistono molte tecniche che, di volta in volta, possono essere valutate e adattate al singolo caso specifico, ma in linea generale ci sono alcuni interventi “standard” che possono essere eseguiti per migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione, tra cui:

  1. Coibentazione degli ambienti, grazie all’utilizzo di sistemi di isolamento termico per muri, pavimenti e tetto
  2. Isolamento perimetrale
  3. Installazione di infissi di ultima generazione (infissi isolanti a basso valore di trasmittanza termica)
  4. Utilizzo di sistemi a doppia canalizzazione e ventilazione meccanica controllata (VMC)
  5. Installazione di eco-impianti sostenibili a energia rinnovabile

In particolare, sostituire i vecchi serramenti con le migliori finestre in PVC a risparmio energetico consente non solo di abbassare le bollette, ma anche di accedere (previa presenza dei requisiti necessari) ai bonus fiscali messi a disposizione dallo Stato per i contribuenti che effettuano lavori volti ad aumentare l’efficientamento energetico dell’edificio.

La sostituzione degli infissi rientra appunto tra i lavori per i quali è possibile richiedere gli sgravi fiscali.

In particolare, come vedremo nel proseguo dell’articolo, i cittadini possono detrarre il 50% della spesa e recuperare la metà dell’importo speso in 10 anni.

Come ristrutturare casa con criteri passivi: isolamento termico

Come ristrutturare casa con criteri passivi: isolamento termico

Mantenere il clima ideale in estate e in inverno, senza spendere una fortuna in riscaldamenti e condizionatori, è il sogno di tutti. Ma come si fa a ristrutturare casa per trasformarla in un vero e proprio guscio termico?

Per preservare il più possibile la temperatura nelle diverse stagioni, la struttura interna dell’abitazione dovrà essere perfettamente isolata. È un po’ il concetto del “thermos” che ci aiuta a mantenere a lungo le bevande calde o fredde.

Caratteristiche dell’isolamento termico a energia zero

L’ottimizzazione dell’isolamento termico di finestre, pareti, pavimenti e tetto rappresenta la base per trasformare un appartamento di vecchia concezione in un modello abitativo ecosostenibile.

Quali sono i criteri passivi base per isolare l’abitazione in fase di ristrutturazione?

  • Lo spessore di muri, tetto e pavimenti deve essere maggiore rispetto a quello di una casa comune, mediamente: 24 cm per le pareti, 30 cm per il tetto e 15 cm per il pavimento a contatto con il terreno
  • La tecnica della facciata ventilata, applicabile sia in fase di costruzione che di ristrutturazione, serve a isolare le pareti esterne e prevede la presenza di una camera d’aria che nei mesi più freddi evita dispersioni termiche e condense, mentre in estate favorisce un rinfrescamento degli ambienti naturale e omogeneo; in caso di appartamento da ristrutturare, potrebbe essere utile individuare i ponti termici della facciata attraverso un’indagine termografica eseguita da un ingegnere esperto in valutazioni energetiche, e procedere, quindi, al loro isolamento
  • Quando non è possibile intervenire sulle pareti esterne per vincoli architettonici o limiti condominiali, si può ricorrere al cappotto interno: tutto il perimetro della casa viene rivestito con lastre isolanti spesse almeno 4 cm, successivamente rifinite con moduli in cartongesso di circa 1,5 cm di spessore
  • Tetto ventilato: così come le pareti esterne, anche il tetto, se dotato di camera d’aria, crea un salubre circolo d’aria; tale microcanale, di spessore variabile, viene posto tra lo strato isolante e le regole del tetto per favorire la fuoriuscita di vapore acqueo in inverno (evitando così la formazione di condensa) e di calore in estate

Per dirlo in gergo architettonico, è fondamentale rispettare la regola della linea continua: ciò vuol dire che il grado di isolamento perimetrale deve essere mantenuto senza interruzioni, anche in presenza di finestre, porte, balconi, pilastri, travi e altri elementi strutturali della casa che, se non isolati perfettamente, ostacolano l’efficienza energetica.

In questo modo è possibile eliminare i cosiddetti “ponti termici”, che, se non isolati correttamente, generano costose perdite di calore (bollette più salate) e possono provocare la formazione di muffa, umidità e condensa.

Come risparmiare con i migliori infissi in PVC per isolamento termico

Come risparmiare con i migliori infissi in PVC per isolamento termico

Infissi di scarsa qualità, non coibentati o male isolati, rappresentano dunque dei “ponti termici” in grado di compromettere l’uniformità dell’isolamento, incompatibili con il concetto di casa passiva. Anzi, sono i veri e propri nemici del risparmio energetico!

Il motivo è semplice: come abbiamo appena visto, rappresentano il modo più facile e comune per trasgredire la fondamentale regola della linea continua.

Se ti stai chiedendo quali sono i migliori infissi a risparmio energetico, allora dovresti sapere che il materiale d’eccellenza per l’isolamento termico è il PVC.

Esso, infatti, presenta una conducibilità termica molto bassa, che permette di mantenere costante la temperatura interna e di azzerare le dispersioni energetiche.

Gli infissi in PVC di WnD soddisfano tutti i parametri imposti dalla normativa sul risparmio energetico:

  1. Basso valore di trasmittanza termica (fino a Uw = 0,83 W/m2K nel modello Square Maxi 3G)
  2. Possibilità di alloggiare tripli o quadrupli vetri con telai coibentati, per il massimo grado di isolamento termoacustico
  3. Profili a 5 e 6 camere di anta e telaio
  4. Vetrocamere riempite di gas Argon a bassa conduttività
  5. Chiusura ermetica e utilizzo di guarnizioni a lunga durata dalle altissime proprietà isolanti

Sostituire le tradizionali finestre con moderni infissi in PVC presenta almeno due grandi vantaggi:

  • Si rivela un investimento duraturo nel tempo, dalla manutenzione ridotta e in grado di garantire un notevole risparmio in bolletta
  • Rappresenta un tassello irrinunciabile per qualsiasi ristrutturazione improntata ad ottenere la “certificazione casa passiva” per gli edifici a energia zero

I serramenti in PVC, se realizzati con i più elevati standard qualitativi, riescono infatti a ridurre i consumi energetici di un’abitazione diminuendo così le emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Oltre a rappresentare, quindi, un investimento lungimirante sia in termini di comfort abitativo che di isolamento termico, si rivelano utili anche in ottica di salvaguardia del pianeta.

Ventilazione meccanica controllata: ricambio d’aria anche a finestre chiuse

Per ottimizzare il risparmio energetico, è importante considerare anche l’opportunità di installare, durante la ristrutturazione di un appartamento, uno speciale impianto di ventilazione e deumidificazione.

A cosa serve?

Si tratta di un valido strumento per rendere ancora più efficienti le prestazioni energetiche e ridurre i consumi dell’abitazione.

Gli ambienti risulteranno sempre asciutti e arieggiati, senza bisogno di aprire continuamente porte e finestre per il ricambio d’aria. In tal modo, le dispersioni di calore verranno ridotte al minimo.

Non dimentichiamo poi che dalle finestre degli appartamenti, soprattutto nelle grandi città, oltre all’aria entrano anche inquinamento, polveri e pollini: non certo gli ospiti più graditi nelle nostre abitazioni!

Invece, se ben progettato, un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) avvia in automatico un perfetto ricambio d’aria anche a finestre chiuse e tiene costantemente sotto controllo i parametri di qualità dell’aria interna.

Il VMC funziona attraverso un meccanismo di scambio a doppia canalizzazione: da un lato vengono espulsi odori, aria viziata e umidità; dall’altro, vengono immessi mediamente ogni ora 30 m3 per persona di aria fresca dall’esterno, filtrata da ogni impurità.

E, nei mesi invernali, il meccanismo di ricambio d’aria funziona in modo ancora più geniale e salva-energia: grazie ad uno speciale scambiatore di calore a flussi incrociati, l’aria esterna arriva in casa già calda, riducendo ulteriormente i consumi e contribuendo a mantenere la giusta temperatura in casa.

Come ristrutturare casa e risparmiare con l’energia rinnovabile

Come ristrutturare casa e risparmiare con l’energia rinnovabile

Una ristrutturazione eco-friendly non può non prendere in considerazione la possibilità di installare impianti sostenibili a energia rinnovabile, un vero e proprio classico del settore del risparmio energetico.

Tra i principali troviamo:

  • Impianti a tetto con pannelli solari termici: sostituisce la caldaia e utilizza energia solare per produrre acqua calda a costo zero, sia per usi sanitari che per un sistema di riscaldamento a pannelli radianti
  • Pannelli solari termici compatti ad alta efficienza: progettati per essere installati su superfici piane di piccole dimensioni (come terrazzi e balconi) perché già inclinati su apposite staffe per catturare al meglio l’energia solare
  • Impianto a tetto con pannelli fotovoltaici: con questo eco-impianto la casa raggiunge l’autosufficienza energetica completa. A costo zero non è solo l’acqua, ma anche l’energia elettrica. Catturando l’energia delle radiazioni solari, i pannelli fotovoltaici la restituiscono sotto forma di elettricità gratuita per alimentare la pompa di calore, gli elettrodomestici e le luci di casa
  • Pompa di calore aria-acqua reversibile: eco-impianto integrativo che si abbina a un sistema di pannelli radianti a bassa inerzia termica da installare a pavimento, a parete o a soffitto in sostituzione dei termosifoni
  • Impianto geotermico: dotato di pompa di calore terra-acqua collegata a sonde interrate, l’impianto geotermico può essere installato nel giardino di una villetta privata o nei giardini condominiali. Come funziona? Semplicissimo: sfrutta il calore naturale presente nel terreno e lo trasmette ai pannelli radianti installati in casa, garantendo così un riscaldamento omogeneo, confortevole e, soprattutto, gratuito
  • Sistema di recupero dell’acqua di scarico della doccia: un ottimo modo per ristrutturare il bagno con un occhio al risparmio economico ed energetico è quello di installare sotto il piatto doccia un dispositivo che recupera fino al 30-40% dell’energia termica contenuta nell’acqua di scarico della doccia per riutilizzarla come acqua calda per la cucina, i miscelatori e lo scaldabagno

Come accennato a proposito dei bonus per la sostituzione delle vecchie finestre con infissi a risparmio energetico, è possibile approfittare delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione e il miglioramento dell’efficienza energetica della casa anche per alcuni degli interventi appena elencati.

Risparmiare con i bonus casa

Approfittare dei bonus casa

Come abbiamo visto, ristrutturare casa per ottimizzare il risparmio energetico significa prevedere adeguati sistemi di coibentazione per le pareti, il tetto e la facciata, sfruttare i benefici delle energie rinnovabili ed eliminare i ponti termici provocati da serramenti di vecchia concezione mal funzionanti e pieni di spifferi, sostituendoli con finestre a risparmio energetico.

Fino al 31 dicembre 2024 è ancora possibile detrarre in 10 anni il 50% della spesa sostenuta per la sostituzione degli infissi beneficiando dell’Ecobonus e del Bonus Ristrutturazione.

Vediamo nello specifico quanto e come possiamo risparmiare con i bonus casa:

  • Bonus Ristrutturazione: permette di ottenere una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto delle finestre, fino a un limite massimo di 96 mila euro, recuperando l’importo in 10 quote annuali da detrarre nella dichiarazione dei redditi.
  • Ecobonus: stessa detrazione (50%) prevista per il Bonus Ristrutturazione e stessa modalità di recupero in dichiarazione dei redditi, con la differenza che nell’Ecobonus il tetto massimo di spesa è 60.000 euro.
  • Superbonus: detrazione del 90% delle spese sostenute nel corso del 2023.

Come ottimizzare il risparmio energetico in fase di ristrutturazione: conclusioni

Nel nostro articolo su come ottenere il massimo risparmio energetico e ristrutturare casa con criteri passivi, abbiamo individuato i diversi interventi strutturali che possono essere adottati per migliorare l’autonomia energetica dell’abitazione.

Alcune misure, come la coibentazione delle pareti (cappotto esterno o interno), gli interventi sul tetto o l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici sono più impegnative mentre altre sono più immediate e facili da realizzare, come la sostituzione dei vecchi infissi con le migliori finestre sul mercato.

L’utilizzo di modelli più evoluti di infissi in PVC a bassa conduzione termica, come quelli di WnD, rappresenta sicuramente il primo passo verso l’autonomia energetica, tanto più che possono essere acquistati usufruendo di agevolazioni fiscali, come l’Ecobonus o il Bonus Ristrutturazione.

Ma ciò che emerge è anche una riflessione (eco)filosofica: l’anima green della “casa del futuro” a emissioni e bollezza zero aiuta anche “il pianeta del futuro”.

Risparmiare sulla bolletta ci consente, infatti, di salvaguardare soprattutto l’ambiente e il futuro del nostro ecosistema.

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